Da nessuna parte nei reportages il legame fra questo atroce atto di violenza e gli anni di incitamento all'odio contro gli stranieri nel discorso politico-mediatico italiano. Occhio alla campagna elettorale.
Nel 2014, insieme ad altre organizzazioni con il nome collettivo “Italiani d.o.c. (di Diversa Origine Culturale), abbiamo invitato a Ferrara Domenico Lucano il sindaco di Riace citato in molte occasioni come il miglior sindaco d'Italia. La presenza di richiedenti asilo, recentemente arrivati dalla Libia, faceva discutere e noi volevamo conoscere il famoso “modello Riace”. Il 14 aprile alla Sala Estense, insieme allo scrittore Tahar Lamri e Rania Guembura, per Cittadini del Mondo-Occhio Ai Media, Mimmo è intervenuto ed ha raccontato l'accoglienza dei migranti nelle case dismesse abbandonate dagli emigrati italiani e l'integrazione con la popolazione locale attraverso varie attività artigianali. Un progetto bellissimo per i migranti e gli abitanti del posto, funzionante nonostante i ritardi dei rimborsi statali.
Come far passare un violento sgombero come “buona pratica”
A Roma qualche giorno fa, alla Camera dei Deputati, apprendiamo da Avvenire.it del 13/9/21, l'Associazione “21 luglio” ha presentato il libro <Oltre il campo – superamento dei campi rom in Italia>. Il presidente Carlo Stasolla ha messo in evidenza le pratiche virtuose di 8 città, tra le quali Ferrara, che hanno superato i campi “integrando le persone e rispettandone la dignità”, insomma esempi virtuosi da indicare nelle linee guida. Questo fatto sorprendente di citare il metodo 'positivo' ferrarese con le ruspe si è ripetuto più volte nonostante varie smentite delle organizzazioni locali.
Agitu era un imprenditrice che, arrivata in Italia dopo esser scappata dall'Etiopia, aveva messo in piedi un progetto "la capra felice" dove ha allevato capre ed é riuscita a salvare una razza a rischio di estinzione. A sua volta, ricca di questa esperienza, faceva lavorare con sé altri richiedenti asilo, credendo fortemente nell'inclusione sociale.